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25 gennaio 2014 6 25 /01 /gennaio /2014 11:43
Omaggio a Gil e alle sue pin up allo Studio 71 di Palermo

Rosaria Randazzo

Dal 18 gennaio e fino al 7 febbraio è possibile visitare presso la galleria Studio 71 di Palermo la mostra “Omaggio a Gil Elvgren”. Nel centesimo anniversario della sua nascita, che ricorre in questi giorni, l’artista, scomparso nel 1980 a 66 anni, viene ricordato con una mostra dedicata alle sue pin up girl.

L’idea dello Studio 71 di coinvolgere nel progetto gli artisti Liana Barbato, Aurelio Caruso, Anna Kennel, Rosaria Randazzo e Tiziana Viola Massa è stata particolarmente vincente: realizzare delle opere che partendo dallo spirito nel quale si tuffò a suo tempo Elvgren “animassero” la galleria con un linguaggio del corpo nuovo e contemporaneo allo stesso tempo, cosi come nuovo e contemporaneo fu il “linguaggio” delle pin up di Gil. Un linguaggio che ci mise poco a sbarcare in Europa, ma direi anche in gran parte del pianeta.

Questa insolita quanto divertente mostra a cura di Vinny Scorsone, lega un recente passato ad un presente che nell’animo è rimasto immutato, quasi che i settant’anni trascorsi dalla realizzazione della prima “signorina grandi firme” d’oltre oceano fossero stati solo un soffio di vento.

Tele, pietre, sculture hanno fatto a gara per ricordare al meglio la figura di questo artista americano che è riuscito a ritagliarsi una fetta di immortalità nel vasto panorama delle arti al punto che la critica d’arte del tempo ha coniato la corrente artistica della “pin up art”.

I calendari di Gil Elvgren stampati per Brown & Bigelow e Louis F. Dow Calendar Company sono diventati calendari cult; si possono trovare solo in mostre (per la verità troppe) vintage. Queste mostre, che personalmente definisco inutili se non in qualche rara eccezione, sono senz’altro un segno della decadenza dei tempi in cui viviamo. È un modo per recuperare una memoria che può servire solo alle giovanissime generazioni, spesso troppo distratte da un consumismo becero e senza freni.

Chi di noi non ricorda la straordinaria “Magic moment” di Perry Como accompagnata dalle immagini di maliziose e deliziose pin up? Veniva voglia di “affacciarsi alla finestra” respirare l’aria della primavera. Si avvertiva la ventata nuova di una nuova vita, piena di speranze e soprattutto carica di emozioni. Gli anni cinquanta sono stati anni straordinari per noi ragazzi. Del secondo conflitto mondiale erano rimaste solo le carcasse dei palazzi, la radio trasmetteva i saluti dall’America, della guerra in Corea sapevamo poco e niente, per fortuna non c’era la televisione e non c’erano inutili e stupidi telegiornali che raccontano amenità e stupidità berlusconiane o renziane, né tantomeno “trovate” politiche per fregare i cittadini con le tasse.

Atemporali o contemporanee, le donne di questa esposizione trainano gli sguardi, scherzano con lo spettatore facendoci per un attimo ricordare come siamo stati felici. Perdere tempo prezioso appresso a stupide liti condominiali, a cause di separazione, a facili e inutili tradimenti, significa essersi scordati di tutto quello che abbiamo passato.

Si viveva in un mondo forse fatto anche di povertà ma era una povertà dignitosa. La politica a quel tempo era per persone serie e gli scandali, praticamente, rarissimi. Eravamo felici ma questo non lo sapevamo.

La mostra “Omaggio a Gil Elvgren” alla galleria Studio 71 di Palermo fino al 7 febbraio 2014 è visitabile tutti i giorni tranne i festivi dalle 16.30 alle 19.30, ingresso gratuito.

Palermo, 25.01.2014 Francesco M. Scorsone

In sequenza: Anna Kennel - Aurelio Caruso - Liana Barbato - Tiziana Viola Massa.
In sequenza: Anna Kennel - Aurelio Caruso - Liana Barbato - Tiziana Viola Massa.
In sequenza: Anna Kennel - Aurelio Caruso - Liana Barbato - Tiziana Viola Massa.
In sequenza: Anna Kennel - Aurelio Caruso - Liana Barbato - Tiziana Viola Massa.

In sequenza: Anna Kennel - Aurelio Caruso - Liana Barbato - Tiziana Viola Massa.

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